22. ONLIGOL Alfa e beta galattosidasi nella digestione AB AC CV 1

07/01/2025

Alfa e beta galattosidasi nella digestione

Quali sono le funzioni degli enzimi α-galattosidasi e β-galattosidasi nel processo digestivo?

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La digestione è un processo complesso che coinvolge numerosi enzimi, tra cui l’alfa e la beta galattosidasi. Questi enzimi digestivi svolgono un ruolo cruciale nella digestione dei carboidrati complessi e nella prevenzione di alcuni disturbi digestivi comuni. 

In questo articolo, esploreremo le funzioni di alfa e beta galattosidasi e il loro ruolo nella digestione per comprendere se e come questi enzimi possano aiutare a migliorare il benessere digestivo.

Alfa galattosidasi: cos’è e a cosa serve?

L’alfa galattosidasi, anche noto come α-galattosidasi e alfa-GAL, è un enzima che aiuta a scomporre i galatto-oligosaccaridi, ovvero i composti alimentari complessi, che l’intestino umano non è in grado di digerire facilmente.

Nello specifico, i galatto-oligosaccaridi (noti anche con la sigla GOS) attraversano il tratto gastrointestinale superiore senza subire significative alterazioni e senza essere digeriti dagli enzimi umani, fino a raggiungere il colon. Una volta nel colon, i GOS vengono fermentati dai batteri intestinali, producendo acidi grassi a catena corta (SCFA) e formazione di gas intestinale; il gas a sua volta può provocare sintomi quali flatulenza, gonfiore e disagio alimentare. In questo processo l’α-galattosidasi agisce scomponendo i GOS in unità di zucchero semplici, facilmente digeribili.

Beta galattosidasi: cos’è e a cosa serve?

Menzionato per la prima volta in letteratura da Beijerinck intorno alla fine degli anni Ottanta, la beta galattosidasi o β-galattosidasi, è l’enzima che favorisce la digestione del lattosio.  Fa parte di questa famiglia la lattasi, un enzima prodotto dalle cellule che rivestono l’intestino tenue e che viene utilizzato per scomporre il lattosio in glucosio e galattosio

Una volta scomposte, queste singole unità di zucchero diventano facilmente digeribili e vengono entrambe rapidamente assorbite nell’intestino tenue. Tuttavia, quando la produzione di lattasi è limitata, il lattosio non digerito attira l’acqua nell’intestino tenue e passa nell’intestino crasso, dove viene fermentato dai batteri intestinali. In questi casi si assiste a un malassorbimento del lattosio che, in alcuni casi, può provocare sintomi spiacevoli come diarrea, flatulenza e gonfiore. Per evitare di incorrere in questi sintomi, è importante che il nostro organismo abbia una buona dose di β-galattosidasi, in grado di facilitare la digestione di latte e latticini.

Benefici della beta galattosidasi

Grazie alle sua funzione di scomposizione, la beta galattosidasi può essere utilizzata per molteplici scopi; tra i più comuni troviamo:

  • Intolleranza al lattosio. Uno dei benefici più noti della β-galattosidasi è la sua capacità di degradare il lattosio presente nel latte e nei prodotti lattiero-caseari. Questo processo produce latte senza lattosio, che è adatto alle persone intolleranti al lattosio. Consumare prodotti senza lattosio evita sintomi come gonfiore, diarrea e crampi addominali, migliorando notevolmente la qualità della vita delle persone affette da questa condizione;
  • Miglioramento della digeribilità dei latticini. L’uso della β-galattosidasi nell’industria alimentare non si limita alla produzione di latte senza lattosio. L’enzima viene impiegato anche per migliorare la digeribilità dei latticini in generale. La sua capacità di scomporre il lattosio rende i prodotti lattiero-caseari più facilmente assimilabili, favorendo la normale digestione anche in individui con un basso livello di lattasi;
  • Aumento della dolcezza e miglioramento del sapore. La degradazione del lattosio da parte della β-galattosidasi non solo rende i prodotti lattiero-caseari più digeribili, ma ne aumenta anche la dolcezza. Il processo di idrolisi del lattosio produce glucosio e galattosio, che sono più dolci del lattosio stesso, migliorando il sapore dei prodotti finali senza necessità di aggiungere zuccheri extra.
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Alfa e beta galattosidasi: come utilizzarle

Gli enzimi digestivi sono, quindi, fondamentali per garantire il benessere intestinale: una carenza di questi enzimi potrebbe, infatti, comportare sintomi spiacevoli, come flatulenza, gonfiore e distensione addominale. 

Quando ciò accade si registra una produzione bassa di enzimi digestivi, allora è possibile assumere integratori alimentari con alfa e beta galattosidasi, come Onligol fibre. L’assunzione di questi integratori contribuisce a migliorare la digestione del lattosio presente negli alimenti e a ristabilire il benessere intestinale delle persone che non digeriscono bene il lattosio o simil intolleranti.

Tuttavia, è importante precisare che solo un professionista medico può indicare la quantità di enzimi da integrare, valutando le singole necessità di ogni paziente, che variano significativamente da persona a persona. Per questo è importante rivolgersi sempre ad uno specialista della salute, che possa fornire consigli personalizzati.

Quali sono le controindicazioni di alfa e beta galattosidasi?

Alfa e beta galattosidasi non presentano particolari controindicazioni. Va detto però che si tratta di enzimi che devono essere assunti solo in seguito ad un parere medico, il quale tiene conto della situazione personale del paziente e, sulla base di questa, sceglie il dosaggio e la modalità di assunzione delle sostanze.

Contattare uno specialista della salute è, infatti, fondamentale per evitare di incorrere in possibili complicanze, come reazioni allergiche o sintomi derivanti dalle integrazioni con altri farmaci.

Enzimi per la digestione dei carboidrati e del lattosio: una sintesi

 La beta galattosidasi gioca un ruolo essenziale nella digestione del lattosio, contribuendo a migliorare la salute digestiva. In casi di carenza di questi enzimi, scegliere di assumere integratori alimentari, accompagnati da pratiche alimentari e di stile di vita salutari, potrebbe contribuire a raggiungere il proprio benessere intestinale. Tuttavia è importante consultare uno specialista prima di iniziare una terapia a base di integratori alimentari.

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