Over 65? Il dialogo con il medico, in caso di stip...
Non sottovalutare il problema e parlare con il proprio medico: le prime regole in caso di stipsi Per...
11/03/2024
Se da tempo riesci ad andare in bagno meno di 3 volte a settimana, con particolare difficoltà e provi una sensazione di evacuazione incompleta, associata a feci piccole e dure, è probabile che tu soffra di intestino pigro. Lo dicono i Criteri di Roma IV, che stabiliscono una diagnosi di stipsi quando almeno 2 di questi sintomi perdurano da più di tre mesi anche se non consecutivi.
Se sei alle prese con questi sintomi non aspettare: rivolgiti al tuo medico o al tuo farmacista di fiducia e affronta il problema. È importante consultare uno specialista, in primis per escludere che questo disturbo della defecazione sia un sintomo di altra patologia e poi anche per individuare e intraprendere un percorso di trattamento completo e personalizzato.
Innanzitutto, per trattare la costipazione il medico può consigliare di lavorare sui propri stili di vita, iniziando dalle abitudini di alimentazione e idratazione della persona che soffre di questo disturbo intestinale. Inoltre, per aiutare l’intestino a liberarsi, spesso può essere essenziale scegliere un prodotto lassativo adatto alle tue necessità, così da sfruttare l’aiuto che può venire da prodotti naturali o integratori utili in caso di intestino irregolare.
In questo articolo vogliamo parlare di fermenti lattici, nel senso più ampio del termine, per far comprendere la differenza fra fermenti lattici vivi e probiotici e far conoscere più da vicino 2 categorie particolari di integratori utili alla salute dell’intestino e dell’intero organismo, anche in caso di stipsi: i prebiotici e i probiotici.
I Bifidobatteri sono tra i principali batteri protettivi del nostro benessere della nostra flora batterica intestinale. Se soffri di stitichezza, è probabile che i tuoi Bifidobatteri, così come altri batteri protettivi che appartengono al tuo microbiota, non se la passino troppo bene.
A tal proposito, le cause della stitichezza possono essere molteplici e di varia natura, ma se parliamo di stipsi funzionale, cioè di una disfunzione non riconducibile né a problemi anatomo-morfologici, né ad altre patologie, esistono fattori importanti che sono sufficienti a favorire l’insorgere di stipsi. Tra questi troviamo:
Oltre a favorire l’insorgenza della stipsi, questi fattori rappresentano anche la causa più comune di uno squilibrio del microbiota, denominato disbiosi intestinale.
Per comprendere al meglio l’importanza che il microbiota ha per la nostra salute intestinale, facciamo un piccolo passo indietro. Il microbiota è un complesso di batteri (oltre 10 miliardi di cellule che pesano circa un chilo e mezzo) che cooperano per svolgere una serie di funzioni essenziali per la nostra salute, fra cui:
Affinché il nostro microbiota intestinale possa svolgere queste funzioni, è necessario che la sua composizione sia equilibrata. Infatti, recenti ricerche dimostrano che dalla composizione del microbiota, ovvero dall’equilibrio fra specie protettive (come i Bifidobatteri) e specie potenzialmente patogene, dipende il buon funzionamento di questo vero e proprio “organo”, responsabile di un lungo “processo produttivo” che porta proprio alla evacuazione delle feci, composte dagli scarti di quanto ingerito, ma anche in gran parte da batteri vivi.
Evidenze sempre più numerose suggeriscono che la stipsi possa essere dovuta anche all’alterazione dei processi che avvengono all’interno del lume intestinale in conseguenza di una disbiosi. E, in particolare, risulta ormai accertata la relazione causa-effetto fra un impoverimento della flora batterica e una alterazione della motilità intestinale.
Ecco perché se soffri di stitichezza, è possibile che il tuo microbiota soffra di disbiosi, una condizione che può comportare gravi danni alla salute del nostro organismo, non solo a livello gastrointestinale. In questo caso, è necessario un intervento per ristabilire l’equilibrio del microbiota con l’aiuto di un integratore specificatamente pensato per ripristinare la popolazione di specie batteriche protettive nell’intestino. Vediamo quali sono i diversi supporti per la stitichezza: probiotici e lassativi e come scegliere tra questi.
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Come scegliere fra i moltissimi tipi di prodotti presenti in farmacia? La scelta dei giusti fermenti lattici, prebiotici e probiotici non è affatto semplice poiché spesso la pubblicità parla in modo indifferenziato di questi prodotti senza fare un’importante distinzione, quando in realtà si tratta di categorie con effetti differenti.
È bene precisare che le uniche persone che possono guidarci verso una scelta ottimale e consapevole del giusto supporto per il nostro organismo sono il medico o il farmacista di fiducia. Detto ciò, qui troverai alcune informazioni preziose per conoscere le distinzioni di base tra fermenti lattici e probiotici.
L’espressione fermenti lattici è molto ampia e si riferisce a tutti i microrganismi caratterizzati dalla facoltà di produrre acido lattico partendo dalla fermentazione del lattosio.
Come i probiotici, anche i fermenti lattici sono microrganismi vivi, tuttavia esiste una differenza fondamentale tra questi: non tutti i fermenti lattici, infatti, raggiungono vivi l’intestino e quindi non interagiscono direttamente con il nostro microbiota.
I fermenti lattici favoriscono il transito intestinale e possono aiutare l’organismo a prevenire la condizione di stitichezza. Per introdurli nel nostro corpo, possiamo scegliere alimenti che li contengano naturalmente, come lo yogurt oppure le bevande a base di kefir, un latte fermentato.
I probiotici sono definiti dall’OMS come “organismi vivi che conferiscono uno stato di benessere all’organismo ospite se somministrati in concentrazione adeguata”.
I probiotici sono quindi batteri protettivi che giungono vivi nell’intestino colonizzandolo. La loro qualità produttiva è importante perché devono essere predisposti per riuscire a raggiungere vivi l’intestino:
Attualmente sul mercato esistono moltissimi ceppi probiotici, che si distinguono per una maggiore o minore documentazione scientifica circa la capacità di interagire con il microbiota e in base agli studi condotti dai produttori sulle proprietà di ogni ceppo. Fra le specie probiotiche esistenti, Lattobacilli e Bifidobatteri sono i batteri protettivi più utili. Puoi contattare il tuo medico per capire quale probiotico si adatta alle tue esigenze.
Dopo aver analizzato la funzione dei fermenti lattici e dei probiotici, vediamo come si comportano i prebiotici e i simbiotici.
I prebiotici sono sostanze non digeribili e idrosolubili di origine alimentare che arrivano integre nell’intestino, stimolando la crescita e l’attività dei batteri. Sono, quindi, il nutrimento necessario per il benessere del nostro microbiota.
I prebiotici possono essere introdotti grazie al consumo di alimenti ricchi di fibre, come frutta e verdura, miele, fagioli, germe di grano e aglio.
I simbiotici, invece, sono prodotti nei quali si trovano sia una fibra prebiotica sia un ceppo probiotico che agiscono in sinergia. Grazie al loro meccanismo d’azione, i prebiotici dei simbiotici aiutano gli organismi probiotici a sopravvivere e formano un substrato per la flora batterica intestinale già presente. Così facendo, i simbiotici sono molto utili per regolarizzare la funzionalità intestinale.
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