Quanto è pericoloso non defecare a lungo?
Spesso trascurata, la regolarità intestinale è un aspetto della salute che ha un’importanza vita...
01/07/2024
La coprostasi è una costipazione intestinale che rende molto difficoltosa l’evacuazione. Esistono dei modi per prevenirla o risolverla?
La parola “coprostasi” indica una permanenza delle feci nell’intestino per un tempo prolungato e superiore a quello fisiologico, con conseguenze non solo sul tratto intestinale ma anche sul benessere di tutto l’organismo.. Le cause potrebbero essere alcune patologie, l’utilizzo di farmaci o lunghe ospedalizzazioni, per questo è più frequente nei soggetti anziani. La buona notizia è che nella maggior parte dei casi questa situazione spiacevole può essere prevenuta attraverso una dieta sana e una vita attiva.
Con il termine coprostasi ci si riferisce a una costipazione intestinale causata, molto spesso, da stitichezza protratta nel tempo. Le feci diventano così ancora più dure e compatte rispetto a un episodio di stitichezza isolato e in caso di costipazione costante può crearsi un fecaloma, la cui espulsione può essere dolorosa e particolarmente difficile.
Fra le cause di coprostasi ricordiamo:
In alcuni casi l’occlusione può essere causata da un vero e proprio ostacolo, come può accadere per il tumore del colon, dello stomaco e dell’ovaio.
La coprostasi causa maggior disagio di un episodio di stitichezza, dovuto anche al fatto che il ristagno delle feci nell’intestino per un tempo più lungo del normale provoca eccessiva pressione sulle pareti intestinale e alterazione dei meccanismi di assorbimento ed escrezione.
Per questo i sintomi di coprostasi, oltre alla difficoltà nell’evacuazione, possono essere:
Questi ultimi due sintomi, apparentemente non legati all’intestino, possono essere appunto dovuti a squilibri nel riassorbimento di sostanze che dovrebbero essere espulse con la defecazione.
Infine, questa condizione è particolarmente frequente nella popolazione di età superiore ai 65 anni, sia per il normale decadimento fisiologico dell’organismo, che funziona in modo meno efficiente, sia per la presenza, più comune al di sopra di questa età, di altre patologie.
La popolazione anziana, inoltre, è più sedentaria e rappresenta anche la maggior parte dei pazienti ospedalieri: in questi casi la stitichezza cronica, ed eventualmente la coprostasi, possono essere dovuti anche alla scarsa privacy dell’ambiente ospedaliero.
La coprostasi si può verificare anche nella popolazione più giovane: non assecondare lo stimolo ad andare in bagno, magari rimandando perché siamo nel bel mezzo di una giornata piena di lavoro e commissioni da sbrigare, non è mai una buona idea, e anzi, può tradursi in episodi di stitichezza e costipazione.
In caso di stitichezza cronica, se si sospetta una coprostasi e in generale se i sintomi non consentono di svolgere le proprie attività quotidiane e provocano disagio, è sempre meglio rivolgersi al proprio medico. Questo saprà indicare i rimedi più adatti e prescriverà, se necessario, degli accertamenti.
Per verificare la condizione del paziente potrebbe richiedere una radiografia o una tac dell’addome, e nei casi più gravi potrebbe indicare un intervento chirurgico per evitare le conseguenze della coprostasi.
Non sempre si rende necessario intervenire chirurgicamente: il medico potrebbe procedere con lo svuotamento manuale oppure potrebbe prescrivere dei clismi, delle soluzioni liquide somministrate per via rettale per favorire la defecazione.
Potrà anche consigliare dei lassativi con lo scopo di ammorbidire le feci e renderne più agevole il passaggio. Possono essere prescritti, ad esempio, lassativi osmotici; questi, assunti insieme all’acqua, provocano un aumento del volume delle feci e ne migliorano la consistenza. Una delle sostanze che agiscono con questo meccanismo è ad esempio il macrogol, che, oltre ad essere efficace, non causa assuefazione.
Anche l’eccessivo utilizzo di lassativi può però essere una delle cause di coprostasi e quindi di costipazione. Questo avviene perché il corpo si disabitua a rispondere allo stimolo ad andare in bagno. Andranno quindi assunti sempre dietro consiglio e controllo del proprio medico.
In ogni caso, per i soggetti che hanno spesso episodi di stitichezza o soffrono di stitichezza cronica, per prevenire una costipazione come la coprostasi, verranno consigliati degli aggiustamenti alla propria dieta e al proprio stile di vita.
La coprostasi è uno stato di costipazione intestinale prolungata, perciò la dieta per sbloccare il transito e recuperare il benessere dovrebbe essere in tutto simile a quella da seguire in caso di stitichezza e comunque va indicata dal medico.
Cosa mangiare in caso di coprostasi coincide con quella che definiamo una dieta sana ed equilibrata: molta frutta e verdura, soprattutto a foglia verde, il giusto apporto di cereali – meglio se integrali – legumi e tanta acqua; ne andrebbero bevuti circa due litri al giorno, anche sotto forma di tè, tisane e zuppe.
Le fibre contenute in legumi, frutta, verdura e cereali integrali sono poi fondamentali per la regolarità intestinale: se non si è abituati a mangiare spesso legumi e si teme gonfiore addominale e meteorismo, possono essere introdotti nella dieta in modo graduale, magari frullati per renderli più digeribili.
Ultima ma non per importanza, l’attività fisica è essenziale per smuovere l’intestino e assicurarsi la regolarità e il benessere intestinali: non importa diventare atleti, basta una breve camminata di 30-45 minuti al giorno per evitare le conseguenze di una vita sedentaria. Si può approfittare del tragitto casa-lavoro, ad esempio, scegliendo di farlo a piedi anziché con un mezzo di trasporto.
I rimedi naturali per la coprostasi coincidono in gran parte con le indicazioni riguardanti dieta, attività fisica, sonno e stress che hanno lo scopo anche di prevenire una costipazione, oltre a contribuire al benessere di tutto l’organismo.
Una dieta ricca di frutta e verdura di stagione, quindi, nella quale dovranno essere presenti anche legumi e cereali; un giusto apporto di fibre, contenute soprattutto nei legumi, oltre che nella frutta e nella verdura. Non bisogna poi sottovalutare l’importanza di una corretta idratazione, che significa bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno.
Bisognerebbe poi fare quotidianamente attività fisica (anche di intensità media, come 30-45 minuti di camminata), tenere sotto controllo lo stress e assicurarsi sufficienti ore di riposo notturno.
Questi accorgimenti non solo aiuteranno a prevenire questa condizione, ma aiuteranno anche a smuovere l’intestino; quando questo non è sufficiente è sempre valido il consiglio di rivolgersi al proprio medico, che potrà suggerire il tipo di lassativo più adatto oppure degli esami per determinare l’entità e la causa di una costipazione severa.
Spesso trascurata, la regolarità intestinale è un aspetto della salute che ha un’importanza vita...
Accorgimenti da adottare per chi soffre di stipsi Le regole generali per la prevenzione della stipsi...
La stitichezza cronica è un disturbo molto comune, caratterizzato dalla difficoltà costante e quot...