alimenti contro stipsi

01/03/2024

Gli alimenti lassativi e i loro benefici

Alimentazione
scegliere alimenti lassativi naturali

Fin dai tempi di Ippocrate, il padre della medicina, sono documentati alcuni rimedi alimentari contro la stipsi. Risalgono al V-IV sec. a.C. i primi consigli medici contro la stitichezza e si riferiscono proprio all’uso di alimenti da abbinare ai cosiddetti pharmaka”, farmaci, ovvero lassativi.
In caso di stipsi, consigliavano le purghe, il cui potere stimolante è ben noto, prescrivevano sostanze lassative e suggerivano di non ingerire cibi solidi fino al termine del disturbo.
Nei testi pervenuti, si trovano quelle che oggi chiamiamo ricette mediche e anche qualche prescrizione dietetica.
Ma vediamo quali consigli possiamo condividere ai nostri giorni per scegliere al bisogno qualche alimento ad azione lassativa.
Quando si parla di stitichezza, occasionale o cronica, spesso quello che cerchiamo è un sollievo immediato. Abbiamo a disposizione rimedi efficaci, come i farmaci lassativi, ma una buona regola è anche quella di seguire una dieta adeguata che comprenda anche cibi lassativi.
Infatti abbiamo la possibilità di portare a tavola molti alimenti lassativi immediati, tenendo presente che meglio mangiamo, meglio possiamo evacuare.
Tra le categorie di cibi anti stitichezza da scegliere è bene privilegiare

Abituarsi a seguire una dieta lassativa può aiutare a risolvere un disturbo che influenza in modo molto significativo la qualità della nostra vita. La stitichezza, infatti, può essere motivo di disagio psicologico e irrequietezza. Se si tratta di stipsi ostinata, può causare vomito e tensione addominale.
Sebbene i dati sull’efficacia dello stile di vita e delle modifiche alimentari siano limitati, iniziare a mangiare alimenti contro la stitichezza può essere un aiuto preventivo per alleviare i sintomi.
Prima di intraprendere una scelta nutrizionale che comprende cibi per stitichezza, è bene chiedere consiglio al proprio medico di fiducia, per poi valutare di scegliere un trattamento farmacologico lassativo adeguato.

Frutti lassativi

Sono considerati frutti lassativi:

  • cachi, kiwi
  • prugne, uva
  • pera e mela con la buccia.

La frutta contiene acqua, sorbitolo, fruttosio e fibre. Per questo può essere considerata un cibo contro stitichezza, quasi un lassativo naturale, anche se a volte può aumentare il gonfiore addominale.
La frutta è infatti un cibo lassativo perché, essendo composta di zuccheri semplici come il sorbitolo, svolge effetto osmotico poiché:

  • attira acqua
  • aumenta l’idratazione delle feci.

A differenza però di un vero lassativo osmotico, è:

  • altamente fermentabile
  • fermentando nello stomaco accentua la sensazione di “pancia gonfia”.

Per la stitichezza nei bambini piccoli, la cui funzione intestinale non è completamente maturata, si può ricorrere a succhi di frutta a base di mela, pera e prugna.

Verdure lassative per adulti

Le verdure sono una categoria di alimenti che possono favorire la motilità intestinale (peristalsi), stimolando le contrazioni necessarie all’evacuazione.
Con il termine verdure lassative per adulti si indicano verdure come carciofo, cicoria, cavoli, cavolfiori, cavoli di Bruxelles, broccoli, porri, spinaci, fagiolini, crude o cotte.
Queste verdure lassative per adulti vanno consumate almeno una volta al giorno. Un modo alternativo può essere quello di preparare minestroni, zuppe o passati con verdure lassative, per assumere le quantità consigliate.
È importante non esagerare, però, perché anche un alimento naturale come la verdura, in quantità eccessive, può causare disturbi, come gonfiore o diarrea.
Le fibre non digeribili possono infatti causare un processo di fermentazione, dovuto al fatto che la flora batterica tenti di digerirle, attraverso reazioni chimiche che producono gas. Inoltre le fibre richiamano acqua che, passando nel lume intestinale, può indurre diarrea.

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Fibre alimentari e fibre funzionali

È importante introdurre nel nostro organismo ogni giorno una quantità di fibre adeguata. Questa può provenire da fibre alimentari o da fibre funzionali.
Le fibre alimentari sono carboidrati presenti nei cibi. Queste piccole molecole sono legate una con l’altra in modo da non poter venire scisse dagli enzimi del nostro apparato digerente. La loro origine è prevalentemente vegetale.
Le fibre funzionali includono carboidrati non digeribili che provengono da sostanze estratte da fonti diverse (ad esempio semi di lino o di psillio). I risultati ottenuti con l’utilizzo di queste fibre, però, sono contrastanti. Da un lato sono considerati alimenti lassativi immediati, dall’altro molte ricerche non supportano l’uso di integratori di fibre come alimenti lassativi immediati nel trattamento della costipazione.

Come agiscono le fibre

Le fibre sono costituite da catene di zuccheri che non vengono digeriti né assorbiti dall’intestino. Il meccanismo d’azione dei cibi contro la stitichezza ad alto contenuto di fibre funziona così:

  • la fibra in fermentazione produce acidi grassi a catena corta, che aumentano il carico osmotico
  • gli acidi grassi a catena corta modificano la massa fecale e accelerano il transito nel colon.

Tutto questo migliorando la consistenza e la quantità delle feci. Un eccessivo apporto di fibra può però ostacolare l’assorbimento di minerali importanti per la salute, come il calcio e il ferro.

Mal di pancia: cosa mangio?

I ricercatori hanno stabilito i criteri scientifici per la diagnosi di stipsi che consistono in questo: devono verificarsi almeno 2 di queste condizioni negli ultimi 3 mesi:

  • feci dure;
  • sensazione di evacuazione incompleta;
  • sensazione di ostruzione/blocco ano-rettale;
  • meno di 3 evacuazioni settimanali.

Quando ci si trova in questa situaizone è difficile orientarsi anche a tavola. La ricerca di sollievo e di alimenti contro la stitichezza non deve essere avventata.
A volte, si consiglia di abbinare a un cambiamento nella dieta anche il trattamento con un lassativo osmotico.

E per le donne in gravidanza?

Si stima che circa il 38% delle donne in gravidanza soffra di stitichezza soprattutto nel terzo e ultimo trimestre a causa:

  • dei cambiamenti anatomici del tratto gastrointestinale
  • dell’aumentata concentrazione di progesterone ed estrogeni
  • della diminuzione dei livelli di motilina
  • dell’allargamento dell’utero che può rallentare il movimento delle feci.

Inoltre, l’intestino assorbe più acqua, determinando una maggiore secchezza delle feci.
In questo caso, aumentare l’apporto di fibre, di liquidi e introdurre alimenti lassativi può essere utile. Ci si può anche rivolgere al farmacista o la medico di fiducia per farsi consigliare un lassativo ad azione osmotica adatto anche quando ci si trova in dolce attesa.

Alimenti che causano la stitichezza

Nella maggior parte delle persone in buona salute non si può attribuire la stitichezza ad un unico alimento. Alcune diete poco equilibrate possono però contribuire a determinarla. Le persone con stitichezza cronica possono scoprire che alcuni alimenti specifici hanno un impatto sui loro sintomi.
Latticini, carne, carboidrati raffinati, cibi fritti o molto salati, se assunti in quantità eccessiva, possono contribuire a peggiorare la situazione.
Patate, carote, limoni, riso, banane vengono comunemente definiti “astringenti” poiché con i loro componenti non digeribili impediscono la normale contrazione del colon.
Certi alimenti possono fermentare nel sistema digestivo causando sintomi come:

  • gas
  • costipazione
  • diarrea.

Inoltre, la stitichezza cronica può segnalare la presenza di un’allergia alimentare. Per questo è sempre meglio prima di intraprendere una dieta anche bilanciata consultare il medico e verificare le proprie condizioni di salute.

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