Donna e stitichezza: pre ciclo, gravidanza, menopa...
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05/03/2024
Nell’inquadramento del tema stipsi è d’obbligo un riferimento alla Rome Foundation, l’organizzazione che da 19 anni si occupa di raccogliere datie fornire supporto educazionale per migliorare i criteri di diagnosi e trattamento dei Disturbi Funzionali Gastrointestinali (DFGI).In particolare ci riferiamo ai criteri di Roma IV risalenti al 2016, su cui oggi si fondano la definizione di diagnosi e trattamento dei DFGI, fra cui la sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
I criteri di Roma IV sono un compendio delle conoscenze accumulate nei 10 anni di pratica e diagnosi trascorsi fra dal 2006, anno di uscita dei criteri di Roma III, al 2016, che hanno reso possibile una revisione complessiva tale da consentire più chiaramente al clinico, “dopo appropriata valutazione medica”, in seguito alla quale “i sintomi non possono essere attribuiti a un’altra condizione medica”, di non effettuare o di limitare l’utilizzo di test per supportare una diagnosi dei DFGI basata sui sintomi, a partire da un modello di per sé innovativo: quello bio-psico-sociale, secondo cui i DFGI sono l’effetto delle interazioni tra fattori psicosociali e l’alterata fisiologia intestinale.
Si tratta di un documento che tiene conto dell’aggiornamento della ricerca clinica e di base e dei numerosi passi avanti compiuti nella conoscenza dei DFGI, a cominciare da nuove informazioni sul microambiente intestinale, sulle interazioni intestino-cervello, sulla farmacogenomica, sull’importanza delle differenze di sesso e culturali, con una serie di aspetti innovativi rispetto alla precedente impostazione. Primo fra tutti il fatto che questi “nuovi criteri” si possono applicare a tutte le fasce di età, compresi i lattanti, i bambini e gli adolescenti, dove nel corso degli anni è emersa la necessità di standardizzare i criteri diagnostici dei DFGI limitando per l’appunto gli esami di laboratorio e le indagini invasive da effettuare.
Col solo fine di mettere a disposizione un semplice vademecum utile alla pratica clinica dei pazienti con sintomatologia riconducibile al DFGI, riportiamo i criteri di base riferiti alle casistiche principali prese in considerazione:
Dolore addominale ricorrente, in media, almeno un giorno a settimana negli ultimi 3 mesi, associato a 2 o più dei seguenti criteri:
*Si intende: criteri validi per almeno 3 mesi, ma con sintomatologia risalente ad almeno a 6 mesi prima della diagnosi
In assenza di altri disturbi come dolore addominale o gonfiore, feci molli o acquose in più del 25% delle evacuazioni. Vanno esclusi pazienti che rientrano nei criteri diagnostici di IBS a dominante diarrea.
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Devono includere entrambe le seguenti condizioni *:
* Si intende: criteri validi per almeno 3 mesi, ma con sintomatologia risalente ad almeno 6 mesi prima della diagnosi
Possono presentarsi anche lieve dolore associato a gonfiore, così come altre anomalie minori dei movimenti intestinali.
Sintomatologia intestinale non attribuibile ad una eziologia organica che non rispondono ai criteri per diagnosi di IBSo costipazione funzionale, diarrea, o disordini quali gonfiore o tensione addominale.
*Si intende: criteri validi per almeno 3 mesi, ma con sintomatologia risalente ad almeno 6 mesi prima della diagnosi
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