Cosa sono i lassativi osmotici
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28/02/2024
Hai sentito parlare del cosiddetto asse cervello-intestino?
Secondo numerose ricerche portate avanti negli ultimi anni, esiste un collegamento fra questi due organi e nella loro complessa relazione i batteri del microbiota intestinale svolgono un ruolo fondamentale, come a dare ragione ad un vecchio adagio popolare: sentire le cose “di pancia”.
L’intestino è connesso con la nostra vita psichica e non c’è da stupirsi se alcuni disturbi intestinali, fra cui anche la stipsi, possono essere associati a periodi di stress.
Ma vediamo meglio gli aspetti principali di questa interazione cervello-intestino e il ruolo della flora batterica.
Il microbiota sembra giocare un ruolo importante nella risposta allo stress e nella regolazione dello sviluppo e della biochimica cerebrale.
Esistono moltissimi studi che indagano l’interazione fra cervello e intestino attraverso il microbiota, un rapporto che ha inizio fin da quando il bambino si trova nella pancia della mamma la cui flora batterica intestinale lancia messaggi biochimici al nascituro.
Si tratta di un argomento molto affascinante e con implicazioni ampie e complesse.
Solo per fare un esempio, è stato ipotizzato un ruolo del microbiota anche per una patologia psichiatrica come l’autismo, partendo dall’osservazione di alcuni dati secondo cui la maggior parte dei bambini che ne è affetta ha spesso sofferto di disturbi gastrointestinali di vario tipo.
Ma in che modo il microbiota potrebbe influenzare il Sistema Nervoso Centrale e viceversa? Parliamo di alcuni studi sui meccanismi di tipo ormonale, metabolico e neurale.
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Diversi fattori di stress psicologico alterano la composizione della microflora nei bambini. Uno studio, ad esempio, segnala la riduzione dei lattobacilli, una delle specie protettive dell’intestino, all’interno delle feci a distanza di 3 giorni dalla separazione dalla madre.
In altri studi condotti sulla microflora di ratti adulti che erano stati separati dalla madre nei primi giorni di vita, tali alterazioni del microbiota indotte dallo stress sono risultate permanenti.
Uno dei principali “messaggeri” dello stress è un ormone chiamato cortisolo che, fra le sue proprietà, ha quella di ridurre il tono del nervo vago, ovvero il suo buon funzionamento, causando disturbi a livello gastrointestinale.
Senza addentrarci troppo in questo complessi sistemi di interazioni, possiamo dire che alcuni disturbi gastrointestinali, o malfunzionamenti dell’intestino, sembrano collegati allo stress e che lo stress può modificare la composizione del microbiota, causando squilibri che si traducono in una disbiosi intestinale, che può indurre una serie di conseguenze, anche sulla motilità dell’intestino e, quindi, sulla stipsi.
Alla luce di quanto sappiamo sul ruolo del microbiota nella stipsi, questo riepilogo dedicato all’asse cervello-intestino, ci conferma che riequilibrare la flora batterica intestinale rappresenta un obiettivo importante in un approccio moderno alla stitichezza.
Liberare l’intestino con l’aiuto di un lassativo il più possibile adatto alle nostre esigenze è il primo passo per affrontare il sintomo della costipazione e i disagi che esso comporta: gonfiore, senso di pesantezza, mal di testa, dolore e fastidio all’addome.
Ma poi resta da occuparsi del contesto in cui si è generato questo disturbo, così frequente e così complesso nella valutazione delle sue cause.
Da quanto dura la difficoltà ad andare in bagno?
Hai notato altri sintomi in questo stesso periodo?
Come sono le tue feci?
E ancora: assumi almeno 25-30 grammi di fibre al giorno?
Bevi almeno 1,5 litri di acqua al giorno?
Fai un po’ di movimento, oppure la tua vita è sedentaria?
A queste domande bisogna rispondere per incominciare a capire se esiste un problema di stipsi, se occorre fare delle ulteriori indagini perché magari sono comparsi altri sintomi concomitanti che impongono di andare dal medico, se il problema è solo la nostra alimentazione o una vita troppo sedentaria.
Infatti in presenza di una dieta troppo ricca di grassi e povera di fibre, una cosa è certa: il microbiota ne risente, perché la flora batterica… non ha abbastanza da mangiare.
Sono, infatti, le fibre il cibo dei nostri batteri intestinali e se non li nutriamo la flora si impoverisce, si creano squilibri nella sua composizione e il microbiota inizia ad indebolirsi.
Una delle conseguenze di queste alterazioni può proprio essere la riduzione della motilità dell’intestino.
Se poi ci si mette anche lo stress, abbiamo visto che questo problema può aggravarsi.
E allora, in caso di stitichezza, o comunque di difficoltà ad andare in bagno, il microbiota non può essere trascurato.
E per questo può essere utile accanto ai cambiamenti nello stile di vita e all’aiuto del medico o farmacista di fiducia, integrare una dieta povera di fibre con un integratore a base di fibre.
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