Motilità intestinale
La stitichezza è un disturbo molto comune. È determinata dal passaggio scarso (meno di tre evacuaz...
27/06/2024
Affrontare il fecaloma in semplici step: dalle variazioni della dieta alimentare fino ai clisteri
Chi lo ha avuto almeno una volta nella vita sa bene cosa si prova: il fecaloma è molto fastidioso e può destare preoccupazione nei confronti della propria salute.
Questa spiacevole condizione può provocare molti disagi nella vita quotidiana e, se non riconosciuta e trattata correttamente, può dare vita a complicanze. Per questo è importante conoscere quali sono le cause e i sintomi per comprendere come trattarla al meglio.
Il fecaloma è un disturbo gastrointestinale che si manifesta quando la massa fecale diventa tanto compatta e da comportare l’occlusione del tratto inferiore dell’intestino. Si tratta di una condizione in alcuni casi invalidante, che può provocare sensazioni di disagio nella persona che ne è affetta, con conseguente incapacità di evacuare feci grosse e dure che rimangono nell’intestino crasso.
Chi può essere affetto da fecaloma?
Il fecaloma può presentarsi in soggetti che soffrono di stipsi cronica: accanto ai bambini, a soffrire di questa patologia sono soprattutto gli anziani: secondo recenti studi, il fecaloma interessa il 42% dei pazienti presenti in un reparto geriatrico. Sebbene questa condizione interessi maggiormente i bambini e ancor di più gli anziani, il fecaloma può comunque presentarsi in qualsiasi fase della vita.
Per salvaguardare la propria salute è bene conoscere le cause e i sintomi del fecaloma, così da riconoscere questo disturbo, rivolgersi al medico e affrontarlo con il trattamento adeguato senza sottovalutarlo.
Il fecaloma è una complicanza da ricondurre a una stitichezza cronica non trattata, perciò la causa principale di questa condizione può derivare, appunto, dalla difficoltà costante e quotidiana nell’evacuare.
Essendo frutto della stipsi, i fattori scatenanti che contribuiscono all’insorgenza del fecaloma possono essere riconducibili a tutti quegli elementi che rallentano il transito fecale, come:
Appare evidente la somiglianza tra le cause del fecaloma e quelle della stitichezza e questo è dovuto al fatto che la dolorosa insorgenza del fecaloma è spesso da ricondurre a una stipsi persistente e non gestita.
I sintomi tipici del fecaloma sono molto simili ai segnali che compaiono in presenza di una condizione generale di blocco intestinale. Tra quelli più comuni troviamo:
Se trascurato, il fecaloma può causare serie complicazioni alla salute, specialmente tra gli anziani, per i quali questa condizione può avere conseguenze spiacevoli. Per questo, in presenza dei sintomi appena elencati e in caso di stitichezza è essenziale rivolgersi al proprio medico, così da individuare il trattamento specifico per trattare correttamente la condizione e ristabilire il proprio benessere intestinale.
Le opzioni di trattamento del fecaloma comprendono rimedi per ammorbidire le feci al fine di stimolare la loro evacuazione e ritrovare la funzione intestinale ordinaria.
Le scelte terapeutiche variano in base alla gravità del disturbo e alla situazione della persona che ne è affetta e possono comprendere più approcci: generalmente viene indicato l’utilizzo di clismi e nei casi più severi si procede con l’estrazione del fecaloma o con intervento chirurgico.
Poiché abbiamo detto che il fecaloma è conseguenza di una stipsi cronica non adeguatamente gestita, facciamo chiarezza riguardo alle possibilità di prevenire la formazione del fecaloma.
Spesso la stitichezza non è direttamente causata da una malattia o da un disturbo digestivo, bensì dalla dieta scorretta, dallo stile di vita sedentario, dai farmaci e da altri fattori che rendono le feci più dure e, quindi, più difficili da espellere.
Per questo motivo è importante che chi soffre di stitichezza agisca modificando i suoi comportamenti per ammorbidire la massa fecale con semplici ma importanti accorgimenti, tra cui:
In commercio sono presenti varie tipologie di clisteri, che si differenziano per le sostanze al loro interno. La maggior parte delle soluzioni per clisteri sono composte da acqua e da un agente osmotico che, attraendo l’acqua nell’intestino, facilita un ammorbidimento delle feci, aiutando così la loro evacuazione.
Una volta somministrata la soluzione per via rettale, si può favorire il transito delle feci massaggiando delicatamente il basso addome. Dopo pochi minuti la soluzione si mescola con le feci ammorbidendo e aumentando il loro volume, così da stimolare delicatamente la loro evacuazione dal retto.
Se consigliati dal medico, i lassativi possono rappresentare un importante sostegno per coloro che hanno a che fare con stitichezza cronica.
Attualmente sono molte le tipologie di lassativi disponibili sul mercato, tra le più utilizzate troviamo il lassativo osmotico, che agisce assorbendo l’acqua a livello dell’intestino e aumentando il volume delle feci; creando, così, una leggera pressione sulle pareti intestinali che che favorisce l’attivazione delle contrazioni naturali (peristalsi).
Oggi esistono soluzioni senza elettroliti che, se adeguatamente prescritte, possono essere ben tollerate da bambini, anziani e persino da donne che stanno attraversando il periodo della gravidanza. Sebbene questi prodotti siano appositamente formulati per essere adatti a ogni età e fase di vita, è importante contattare il medico o il farmacista prima di assumerli, in modo da ricevere un parere esperto e personalizzato.
Il fecaloma è un disturbo intestinale che può causare dolore e fastidio, compromettendo la salute di chi ne è affetto. Per trattare correttamente questo disturbo è importante rivolgersi a figure specializzate che possano individuare il trattamento adeguato alle proprie esigenze personali.
Infine, è importante tenere a mente che prevenire è meglio che curare: per questo è importante seguire una dieta sana ed equilibrata e condurre uno stile di vita dinamico per tutelare il benessere del proprio intestino.
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