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03/03/2025
Come capire se si soffre di disbiosi e come intervenire per contrastare questo disturbo intestinale? Scopriamolo insieme
La disbiosi intestinale è un disturbo piuttosto comune, che nasce da una situazione di mancato equilibrio tra i diversi tipi di microrganismi che vivono nel nostro microbiota intestinale.
In presenza di questa condizione, possono manifestarsi sintomi spiacevoli che interessano sia la sfera gastrointestinale che quella extraintestinale.
In questo articolo vedremo in dettaglio cos’è la disbiosi intestinale, quali sono i sintomi che possono manifestarsi e quali sono i possibili rimedi per questa condizione.
Quando si parla di disbiosi intestinale si fa riferimento a uno squilibrio nel microbiota, composto da miliardi di batteri, virus, funghi e altri microrganismi, che svolgono un ruolo cruciale nella digestione umana: nel dettaglio, la maggior parte dei microrganismi che popola il microbiota si occupa dell’elaborazione finale dei nutrienti assunti con l’alimentazione che vengono elaborati e convertiti in sostanze preziose per l’organismo.
La composizione del microbiota varia da persona a persona, sia in base a fattori genetici, sia in base all’età dell’individuo stesso e alle sue abitudini alimentari.
In generale, quando parliamo di microbiota sano – o eubiosi – facciamo riferimento ad una condizione in cui i batteri appartenenti a 500-1.000 specie diverse convivono in equilibrio: ciascuna specie presenta un buon numero di unità e prevale l’esistenza delle specie benefiche rispetto a quelle potenzialmente dannose.
Tuttavia, quando questa prevalenza non sussiste e le specie potenzialmente dannose prevalgono sulle specie benefiche, allora si può assistere ad una condizione di disbiosi – anche chiamata dismicrobismo – che indica, appunto, uno squilibrio della comunità microbica intestinale.
La disbiosi intestinale può peggiorare la salute dell’organismo, facilitando di conseguenza l’insorgenza di alcuni disturbi, tra cui:
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I sintomi della disbiosi intestinale possono essere vari e includono non solo problemi gastrointestinali, ma anche manifestazioni extraintestinali. Ecco alcuni dei sintomi più comuni:
I sintomi gastrointestinali più comuni che possono comparire se soffri di dismicrobismo sono:
Ci sono poi altri sintomi che possono manifestarsi quando hai a che fare con la disbiosi intestinale. Tra i più frequenti troviamo:
Ci sono molti fattori che possono influenzare la composizione del microbiota, causando uno squilibrio tra i vari microrganismi. Tra le cause più comuni di disbiosi intestinale troviamo:
Se una persona presenta uno o più di questi elementi, allora potrebbe assistere ad importanti cambiamenti dei microrganismi del proprio microbiota, che a loro volta potrebbero causare la condizione di disbiosi.
La gestione della disbiosi intestinale dipende dalla gravità dei sintomi e dalle cause scatenanti di questa condizione, tuttavia è possibile riassumere alcune delle strategie più comuni, come:
Nella maggior parte dei casi non patologici, la disbiosi intestinale può essere trattata ed è possibile ristabilire il proprio equilibrio intestinale in modo naturale, modificando la propria dieta e seguendo uno stile di vita sano. Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui potrebbe essere necessario rivolgersi a un medico, il quale valuterà la situazione del paziente e, sulla base di questa, provvederà ad indicare il trattamento specifico per quella condizione.
Quando si parla di dismicrobismo – meglio noto come disbiosi intestinale – si fa riferimento a una condizione di squilibrio del microbiota, che può favorire l’insorgenza di disturbi digestivi e intestinali, come la stitichezza.
Tuttavia, seguendo alcuni accorgimenti e adottando una dieta sana ed equilibrata è possibile raggiungere e mantenere il proprio microbiota intestinale in salute. Se sospetti di avere la disbiosi, ti consigliamo di consultare il tuo medico curante, così da ricevere una diagnosi precisa e un piano di trattamento personalizzato, specialmente se hai assistito a sintomi gravi o persistenti.
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