donna in cucina che beve un bicchiere di latte

02/08/2024

Quali sono le bevande dalle proprietà lassative

Alimentazione

Sin dall’antichità, l’essere umano si è sempre interessato all’utilizzo di piante per trovare rimedi naturali per la sua salute. I popoli di ogni parte del mondo hanno, infatti, utilizzato i doni della Terra anche per i disturbi gastrointestinali.

Basti pensare che gli antichi popoli asiatici utilizzavano ben 41 specie di piante diverse per trattare la stitichezza. Questa ricerca di lassativi naturali immediati, efficaci nel risolvere i problemi di stitichezza, accompagna da sempre la specie umana e ha via via affiancato i progressi della medicina fino ad arrivare ai giorni nostri con svariate soluzioni per garantire il benessere intestinale.

A tal proposito, nella cultura contemporanea ci sono molte piante medicinali con proprietà purganti che possono essere utilizzate per:

  • preparati erboristici lassativi naturali;
  • farmaci lassativi;
  • integratori alimentari.

È bene fare attenzione però: non sempre tutto ciò che viene definito naturale può apportare benefici al nostro organismo. Per questo è importante esaminare e conoscere le bevande e gli alimenti con proprietà lassative per non incorrere in effetti indesiderati, ma anche semplicemente per conoscerne le caratteristiche e capire se fanno al caso nostro.

Cosa mangiare e bere in caso di stitichezza?

Prima di addentrarci nel nostro viaggio alla scoperta delle bevande che presentano proprietà lassative, è bene ricordare che la diffusa stitichezza cronica e funzionale può essere causata dall’assenza dello stimolo alla defecazione e può dipendere da molteplici cause, come per esempio:

  • dieta inadeguata;
  • fattori metabolici o endocrini;
  • patologie pregresse e assunzione di farmaci.

Data l’ampia mole di motivi che possono causare la condizione di stitichezza, è importante essere affiancati da figure specializzate, come medici e farmacisti, che possano analizzare la situazione personale e, sulla base di questa, indirizzare chi soffre di questo disturbo intestinale verso una bevanda lassativa o nella scelta di alimenti lassativi.

Quali sono le bevande lassative?

Vediamo di sfatare i falsi miti e fare chiarezza su quali bevande hanno un reale potere lassativo e quali no.

Il caffè è astringente o lassativo? 

Partendo dall’immancabile dopo pasto italiano, vediamo se il caffè può essere considerato un rimedio naturale per chi soffre di stitichezza. 

Appurato da molte persone, può succedere che dopo aver bevuto il caffè si senta la necessità di correre in bagno. Ma è vero che il caffè ha effetti lassativi sul corpo umano? 

Secondo alcune ricerche sembrerebbe di si! Molti studi confermano, infatti, che il caffè contenente caffeina possa essere in grado di stimolare il movimento intestinale.

Sebbene il caffè stimoli una risposta intestinale, è bene limitare il consumo di questa bevanda poiché dosi eccessive di caffeina potrebbero comportare effetti dannosi per la salute dell’organismo, provocando nervosismo, ansia e insonnia.

La birra e il vino sono lassativi? Alcol e stitichezza

Per quanto riguarda la correlazione tra le bevande alcoliche e il tratto intestinale occorre fare una distinzione:

  • le bevande con elevate concentrazioni di alcol (cioè superiori al 15%) sembrano inibire la motilità gastrointestinale; 
  • mentre le bevande che presentano poca percentuale di alcol al loro interno, come la birra e il vino, sembra che possano stimolare il movimento intestinale

Se, quindi, birra e vino possono essere considerate bevande con proprietà lassative, è bene tenere a mente che il consumo di alcol deve essere significativamente moderato poiché questo presenta svariati effetti negativi.

Latte caldo: funziona per andare in bagno? 

Che il latte caldo migliori la motilità intestinale sembra essere una credenza piuttosto diffusa. Tuttavia ad oggi non esistono evidenze scientifiche che confermano questa convinzione.

Gli studi presenti nel panorama scientifico odierno si soffermano sulle proprietà del latte, senza lasciare molto spazio alla temperatura ideale per consumare questa bevanda. A tal proposito secondo una ricerca piuttosto recente sembra che il consumo moderato e quotidiano di latticini possa contrastare la stitichezza e favorire il transito intestinale.  

Ovviamente per individuare la giusta dose di latticini da inserire nella propria dieta è consigliabile rivolgersi a uno specialista della salute, così da ottenere consigli mirati sulla base delle proprie esigenze personali.

Quali sono i semi più lassativi? Parliamo di lino, chia e psillio

Sono molti gli alimenti che nella cultura popolare sono conosciuti come lassativi naturali, ma  si tratta veramente di cibi che aiutano la funzione intestinale o siamo di fronte a falsi miti? Scopriamolo insieme. 

Prendiamo ad esempio i semi: principio e origine di ogni crescita, il seme è proprio il simbolo di quanto di più naturale esista sulla Terra. Di piccole dimensioni ma al tempo stesso pieno di energia, il seme non è però così innocuo come può sembrare ed è in grado di avere effetti reali sul nostro organismo, anche per quel che riguarda la stitichezza.

Questo piccolo lassativo naturale, infatti, è pieno di proprietà. Nel dettaglio i semi di lino e i semi di chia possono essere assunti anche in forma di bevanda e se uniti all’acqua:

  • rilasciano una mucillagine vischiosa;
  • ammorbidiscono e aumentano il volume delle feci;
  • favoriscono i movimenti intestinali (peristalsi).

Come integrare i semi nella propria dieta? Che siano aggiunti alle verdure o all’insalata, mangiati da soli schiacciati o interi, è importante che i semi siano sempre assunti bevendo molta acqua. Inoltre, per esercitare tutte le loro proprietà benefiche (sono anche una fonte di acidi grassi polinsaturi) è importante anche che la loro assunzione avvenga con regolarità.

Alla luce di quanto affermato, i semi possono essere un valido aiuto per il benessere intestinale, tuttavia in alcuni casi potrebbero anche rivelarsi inefficaci. In generale, come lassativo fai-da-te, i semi potrebbero essere troppo blandi, specie se presi in caso di emergenza o di stipsi cronica.

In conclusione, quando si parla di stitichezza cronica è essenziale una valutazione preliminare e approfondita di tutti i pro e contro dell’utilizzo di lassativi naturali, come per esempio la senna, pianta che scopriremo più avanti. Soprattutto nel caso di lassativo naturale immediato, occorre prudenza, perché alcune sostanze di origine vegetale possono addirittura risultare dannose per le donne in gravidanza e nocive nel lungo periodo. Per questo è importante ribadire la figura del medico e del farmacista di fiducia come supporto fondamentale, anche nella scelta del giusto integratore e/o lassativo.

Come funziona il psillio?

Ma non finisce qui: oltre ai semi di lino e ai semi di chia anche il seme di psillio è molto usato nei preparati erboristici, tanto da aver raggiunto una buona reputazione come rimedio naturale.

Nel dettaglio la denominazione psillio viene utilizzata per indicare diversi membri del genere vegetale plantago, che ha più di 200 specie coltivate in tutto il mondo. I semi di queste diverse specie di piante uniti all’acqua creano una grande quantità di mucillagini e materia albuminosa. Fibra prevalentemente solubile, la sua assunzione va modulata iniziando con piccole quantità e aumentando lentamente, in base alla tolleranza  del proprio organismo e all’efficacia del rimedio.

Sebbene si tratti di elementi naturali, anche in questo caso è preferibile rivolgersi al medico o al farmacista prima dell’assunzione di questi.

Aloe per trattare la stitichezza: origini antiche e utilizzo moderno di questa pianta

Riconosciuta come disturbo tipico del mondo occidentale dovuto a un’alimentazione troppo ricca e a stili di vita sedentari e stressanti, la stitichezza accompagna l’umanità dalla notte dei tempi. A confermare questo fatto storico ci arriva in aiuto la tradizione ampiamente diffusa nelle civiltà appartenenti a epoche antiche di utilizzare certe piante come lassativi immediati naturali

Tra le piante più celebrate per le sue proprietà benefiche anche per il benessere dell’intestino c’è l’aloe. L’utilizzo dell’aloe ha una lunga storia che affonda le sue radici nella medicina tradizionale indiana per poi diffondersi anche presso i popoli egizi, assiri e lungo tutte le civiltà mediterranee per arrivare fino a noi. La prima testimonianza autentica dell’aloe come pianta dalle proprietà curative è accreditata da una tavoletta di argilla mesopotamica datata intorno al 2100 a.C.

Arrivando ai nostri tempi, nella società occidentale l’aloe è uno dei rimedi a base di erbe che trova larga diffusione nell’industria cosmetica, alimentare e farmaceutica tanto che la produzione di estratti di aloe è una delle più grandi industrie botaniche del mondo.

Ma quali sono le proprietà benefiche dell’aloe? Questa pianta apporta numerosi benefici al nostro organismo e contribuisce a:

  • aumentare le difese immunitarie;
  • ridurre lo stato infiammatorio;
  • agire come lassativo grazie alla quantità di glicosidi antrachinonici, sostanze presenti in molte piante che stimolano i movimenti intestinali (in medicina definiti con il termine di peristalsi).

Il suo utilizzo come rimedio per la stitichezza, o costipazione, non è stato oggetto di solide e validate indagini cliniche e deve ancora esser raggiunta una standardizzazione della qualità della sperimentazione metodologica. A tal proposito, la Food and Drug Administration degli Stati Uniti, a causa della mancanza di dati sufficienti, non è riuscita a stabilirne la sicurezza per il suo utilizzo come lassativo.

Inoltre, l’assunzione di aloe come lassativo naturale veloce può provocare effetti indesiderati, nel dettaglio:

  • risposte allergiche in soggetti con ipersensibilità;
  • diarrea o vomito;
  • durante la gravidanza può comportare potenziale effetti teratogeni o tossicologici sull’embrione e sul feto;
  • squilibrio elettrolitico;
  • ipopotassiemia per la perdita di potassio;
  • interazioni dannose con farmaci come diuretici o corticosteroidi.

Per tirare le fila e comprendere se l’aloe possa essere considerata un buon rimedio contro la stitichezza va detto che nonostante il suo utilizzo abbia una lunga storia, attualmente manca una solida validazione scientifica perché mancano prove coerenti a supporto delle molte affermazioni sui vantaggi terapeutici derivati dall’assunzione di aloe come bevanda lassativa. Inoltre gli antrachinoni presenti nel lattice di aloe sono associati a rischi considerevoli.

Per questo è sempre necessaria una certa cautela prima di assumere lassativi fai-da-te, anche se lassativi naturali. Verificare il proprio stato di salute e consultare  il proprio medico o farmacista di fiducia è il primo passo da compiere per trovare il rimedio giusto per la propria stitichezza.

Dalla preistoria a oggi: senna, rabarbaro e cascara come lassativi

La stitichezza è un disturbo che affligge l’umanità dalla notte dei tempi. Alla ricerca di un rimedio, l’uomo nel passato si è sempre rivolto alla natura. Piante come il rabarbaro, la senna e la cascara sono state utilizzate per le loro proprietà lassative sin dalla preistoria.

Come l’aloe, anche queste piante devono la loro azione lassativa ai glicosidi antrachinonici, molecole che possono stimolare i movimenti intestinali (la cosiddetta peristalsi). Ma non solo quando vengono assunti tramite lassativo naturale rapido, i glicosidi antrachinonici possono:

  • transitare senza subire modificazioni nello stomaco e nell’intestino tenue;
  • raggiungere l’intestino crasso;
  • aumentare la secrezione attiva di elettroliti e di acqua nel lume intestinale;
  • provocare lo stiramento della parete intestinale e le conseguenti contrazioni.

Queste molecole possono, quindi, offrire numerosi vantaggi all’organismo e al suo benessere intestinale. Tuttavia in alcuni casi i glicosidi antrachinonici possono risultare molto irritanti per la mucosa intestinale. La loro azione, infatti, può risultare troppo violenta tanto da provocare coliche e infiammazioni. 

Rispetto ad altri lassativi, come quello osmotico che produce un movimento intestinale di tipo fisiologico, questi lassativi naturali immediati esercitano un effetto sulla motilità di tipo irritante, legato ad un’azione sul sistema nervoso che regola le contrazioni dell’intestino. Per questo è fortemente sconsigliato l’utilizzo prolungato perché questi possono:

  • provocare assuefazione;
  • causare una perdita di elettroliti (potassio);
  • svuotare porzioni troppo ampie del colon fino a portarlo a ipomotilità.

In particolare, questo tipo di preparati erboristici sono da evitare:

  • durante la gravidanza e l’allattamento;
  • in caso di infiammazioni croniche dell’apparato gastrointestinale;
  • in caso di malattie renali.

Data la possibilità di rischi correlati all’assunzione di questa tipologia di lassativi naturali, informarsi con il proprio farmacista è sempre la cosa migliore da fare prima di intraprendere un percorso verso i rimedi per contrastare la stitichezza, anche se naturali.

Combinazioni di bevande e alimenti lassativi

Seguire un’alimentazione sana e ricca dei principali macronutrienti è fondamentale non solo per il proprio equilibrio intestinale ma anche e soprattutto per la salute generale. Va detto che in alcuni casi una dieta equilibrata non può risolvere del tutto un disturbo intestinale come la stitichezza, ma può comunque rappresentare un valido aiuto nella prevenzione di disturbi gastrointestinali e per il benessere generale dell’organismo.

Ma quali sono i cibi da prediligere in caso di stitichezza? Verdura, frutta, legumi, cereali integrali e tanta acqua: quando si parla di alimenti lassativi sono sempre questi i cibi che vengono citati per primi. Questi cibi agiscono:

  • stimolando la peristalsi del colon (i movimenti intestinali);
  • ammorbidendo le feci;
  • favorendo l’evacuazione.

Come introdurre questi cibi nella propria routine culinaria? A volte può essere molto semplice consumare questi cibi, anche partendo dalla colazione. Per esempio puoi iniziare la giornata con una gustosa porzione di frutta, come kiwi o prugne secche; magari accompagnata da una bevanda calda, come il caffè, il tè o la tisana. Anche se molto semplice, questa idea di colazione può essere preziosa e aiutare il transito intestinale, favorendo l’evacuazione delle feci.

Inoltre, consumare ai pasti regolarmente un piatto di verdure (zucchine, insalata verde, spinaci) permette di ingerire una buona quantità di fibre alimentari e di aiutare la motilità intestinale. Le verdure possono poi essere condite con l’olio extra vergine di oliva, un ottimo alleato che può aiutare ad ammorbidire le feci.

Queste semplici regole valgono anche per i nostri bambini, che spesso tendono a trattenere le feci rischiando così di provocare la cronicizzazione della stipsi.

È bene precisare che una dieta a base di alimenti lassativi non può fare miracoli, soprattutto quando si tratta di costipazione o di stitichezza cronica. In questi casi, oltre a seguire i consigli alimentari appena mostrati, l’assunzione quotidiana di un buon lassativo osmotico può rappresentare la soluzione per regolarizzare il proprio intestino; ovviamente da assumere su consiglio del proprio medico o farmacista di fiducia.

In conclusione: trovare una routine aiuta il benessere intestinale

Giunti alla conclusione di questa panoramica sulle bevande con effetto lassativo, è fondamentale sapere che per stare bene con il proprio intestino è importante trovare una propria regolarità e routine. L’ideale sarebbe individuare un momento specifico, possibilmente ogni giorno, alla stessa ora e senza fatica da dedicare allo svuotamento. Questo perché il nostro intestino è un po’ come un prezioso orologio svizzero: per funzionare bene va trattato con cura e va caricato nel modo giusto.

Inoltre per aiutare il nostro organismo è importante evitare un’alimentazione ricca di cibi industriali, così come limitare l’utilizzo di preparati inadeguati, che possono sballare l’equilibrio intestinale. Infine, per regolarizzare il transito intestinale è, chiedendo consiglio al farmacista o al medico: questa può essere la strada giusta da percorrere per ritrovare il nostro benessere.

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Benessere intestinale

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