21/02/2025

Disturbi gastrointestinali e cambio di stagione

Cosa fare quando il caldo porta con sé mal di pancia e diarrea?

Benessere intestinale

Il cambio di stagione è un momento delicato per il nostro organismo: soprattutto quando le temperature salgono o scendono in modo repentino, il corpo è sottoposto a uno stress e questo ci rende più vulnerabili. Chi soffre di disturbi cronici del tratto gastrointestinale, ad esempio la sindrome dell’intestino irritabile, può poi andare incontro a un acutizzarsi di sintomi come dolore addominale e diarrea. Vediamo quali strategie possono essere utili per gestire questi sintomi e prevenire i disturbi gastrointestinali durante il cambio di stagione.

Malessere da cambio di stagione

Il malessere da cambio di stagione si manifesta, in modi diversi, sia quando le temperature in estate salgono, sia quando in autunno scendono. 

Soprattutto quando queste oscillazioni sono rapide, e da temperature fresche si passa a temperature torride nel giro di qualche giorno, il corpo può fare più fatica ad abituarsi, manifestando disturbi come:

  • spossatezza;
  • giramenti di testa;
  • disturbi gastrointestinali.

Questi sintomi del cambio di stagione possono verificarsi anche quando lo sbalzo di temperatura avviene in uno spazio e in un tempo più ristretti: pensiamo a quando entriamo o usciamo da un negozio, un ufficio o un ambulatorio con l’aria condizionata e troviamo ad aspettarci caldo e afa, o, al contrario, quando in inverno passiamo da un luogo riscaldato artificialmente al freddo esterno.

Per adeguarsi agli sbalzi di temperatura, il corpo mette in atto un meccanismo detto termoregolazione, possibile grazie all’attivazione di vari apparati e organi e gestito dall’ipotalamo, una struttura del sistema nervoso centrale.

Quando il passaggio dal freddo al caldo o viceversa è improvviso, questo meccanismo, il cui compito è quello di mantenere la temperatura corporea costante, può fare fatica ad adattarsi, rendendoci più vulnerabili.

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Cambio di stagione: sintomi intestinali

Il cambio di stagione può esporre a disturbi respiratori come tosse e raffreddore, ma può alterare anche la regolarità intestinale. In particolare, sintomi gastrointestinali del cambio di stagione possono essere:

Questi sintomi possono essere dovuti a una disbiosi intestinale, ovvero uno squilibrio nel microbiota. Nel tubo digerente sono infatti presenti microrganismi (come virus, funghi e batteri) benefici per l’organismo, dei quali è importante salvaguardare l’equilibrio.

Generalmente una dieta adeguata – varia e ricca di tutti i nutrienti e micronutrienti – e delle buone abitudini sono sufficienti ad assicurare il benessere del microbiota, conosciuto anche come flora intestinale.

Al contrario, abitudini alimentari e stile di vita scorretti possono turbare questo equilibrio, così come il cambio stagione e tutte le variazioni che porta con sé: un cambiamento nelle temperature, un numero diverso di ore di luce e buio, e anche una diversa routine.

Pensiamo all’estate, quando non solo il caldo, ma anche i viaggi possono modificare la regolarità, causando ad esempio stitichezza.

Colon irritabile e sbalzi di temperatura

In chi soffre di disturbi cronici del tratto gastrointestinale, gli sbalzi di temperatura possono portare a una riacutizzazione dei sintomi. 

È quello che può succedere a chi soffre della sindrome del colon irritabile, un disturbo che si presenta con:

L’andamento dei sintomi è fluttuante, quindi a dei periodi in cui sono più gestibili si alternano altri che vedono invece un loro aggravarsi. 

Quando la sindrome dell’intestino irritabile si presenta con stitichezza, oltre ad adeguare la dieta prevedendo cibi ricchi di fibre, il medico può suggerire degli integratori di fibre alimentari per aiutare a recuperare la regolarità.

Chi soffre di sindrome del colon irritabile, ma anche di reflusso gastroesofageo o di colite ulcerosa, può essere più sensibile agli sbalzi di temperatura.

Cosa fare se il cambio di stagione causa sintomi gastrointestinali?

Gestire diarrea e mal di pancia con il caldo può essere spossante e rendere difficile lo svolgimento delle proprie attività quotidiane. 

Con il caldo possono poi manifestarsi anche sintomi come spossatezza, emicrania e giramenti di testa.

Se da un lato questi sbalzi di temperatura non possono essere evitati, si può arrivare preparati e mettere in atto alcune strategie per rendere l’adattamento alle nuove condizioni climatiche meno traumatico:

  • consumando pasti più leggeri, seguendo la stagionalità di frutta e verdura ed evitando cibi ricchi di grassi, ad esempio quelli fritti;
  • prevedendo nella propria alimentazione cibi probiotici (ad esempio lo yogurt) che promuovono il benessere del microbiota;
  • evitando di uscire nelle ore più calde;
  • portandosi degli indumenti (come un foulard o un cardigan) da indossare quando entriamo in locali con aria condizionata, come negozi, uffici o supermercati;
  • bevendo molta acqua: per mantenere la temperatura costante, quando è caldo il corpo disperde calore attraverso il sudore e per evitare di disidratarsi in estate è ancora più importante bere a sufficienza, almeno 1,5-2 litri d’acqua al giorno.

Stress, disturbi del sonno, terapie farmacologiche e cattive abitudini come il fumo possono inoltre peggiorare i sintomi gastrointestinali dovuti al cambio di stagione. Questi sono poi più frequenti nelle fasce più vulnerabili della popolazione, come i bambini e gli anziani.

In conclusione, quindi, il caldo può collegarsi a sintomi come mal di pancia e diarrea a causa di uno squilibrio del microbiota e più di frequente in chi soffre già di disturbi cronici del tratto gastrointestinale.

Se, nonostante i possibili accorgimenti, il caldo continua a causare disturbi intestinali, è bene rivolgersi al proprio medico, che potrà fare ulteriori accertamenti e consigliare il rimedio adatto per ogni singolo caso.

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